Affrontiamo le feste con gli occhi di un bambino.

Alcuni consigli per le famiglie

Come sempre in questo periodo dell’anno ci ritroviamo a domandarci: come siamo arrivati a Dicembre? Le feste, i regali, i parenti, ed io non sono pronto/a. Tutto corre e va veloce: alzati, sbrigati, lavati, vestiti e poi … corri! Una vita da centometristi che ci mette a dura prova, dove ogni tanto perdiamo il senso dell’esistenza e ci sfuggono tra le mani i momenti preziosi che dovrebbero farci valorizzare le persone che amiamo.

Facciamo un esperimento per le feste e guardiamole con gli occhi di un bambino che aspetta quel periodo dell’anno per i regali, per mangiare dolci e piatti golosi e stare in mezzo a familiari ed amici che non si vedono da tempo. Proviamo a lasciare l’ansia da prestazione da parte,  rendiamoci del tempo per scrivere un biglietto pensando alla persona a cui avremmo dovuto fare un regalo e doniamole una frase pensata apposta per lui/lei. Proviamo a mettere in quelle righe tutto l’amore che un figlio che inizia a scrivere e disegnare ci ha fatto provare, quando nella routine di tutti i giorni ci riempie di pezzi di carta “qualsiasi” pieni dell’amore che ha per noi, e proviamo a pensare quanto ci siamo sentiti felici in quei momenti. Regaliamo parole sincere ed uniche, che non sono “costose” in termini economici ma richiedono tempo e pazienza. Scegliamo della bella carta da lettere, una bella penna e con una bella calligrafia riempiamo il bianco delle pagine con doni che partono dal cuore. Sarà forse difficile, e sicuramente più ci toglierà più tempo rispetto a comprare oggetti, ma quest’anno sarebbe bello stupire tutti con carezze per l’anima che in momenti di difficoltà o discussione possiamo leggere e rileggere.

Lasciamo da parte malcontenti e sofferenze con parenti e amici, e cerchiamo di guardare tutto con gli occhi del bambino che non ha rancori, ed ogni giorno si appresta al mondo e alle persone che stanno vicino a lui con fiducia e senza pregiudizio, sapendo perdonare.